sabato 11 giugno 2011

..LE TECNICHE DI RILASSAMENTO

Le terapie di rilassamento riducono le modificazioni sui vari organi e apparati, indotte nella reazine d’ansia e ristabiliscono l’equilibrio fisico e mentale della persona.

Il rilassamento può essere definito come l’opposto all’attivazione; non è necessariamente uno stato di riposo, ma di normalizazione delle funzioni vitali

Reazioni fisiologiche al rilassamento:
- Rallentamento della frequenza respiratoria;
- Riduzione del consumo d’ossigeno;
- Rallentamento e normalizzazione della frequenaza cardiaca;
- Normalizzazione della pressione arteriosa;
- Normalizzazione del diametro pupillare;
- Normalizzazione della sudorazione;
- Diminuzione e normalizzazione del tono della muscolatura scheletrica;
- Normalizzazione della funzione degli organi e apparati;
- Normalizzazione della secrezione ormonale;
- Stato di benessere fisico e psicofisico

Consiste in un abbassamento generale dell’intensità di ecitazione dell’organismo.

Le complesse reazioni fisiologiche che avvengono durante lo stato di rilassamento non devono essere confuse con quelle del sonno. Il rilassamento produce una riduzione e una regolazione dell’attivazione di numerose funzioni dell’organismo.

Reazioni psicologiche del rilassamento:
- Sensazione di tranquillità e benessere;
- Autocontrollo di fronte a stimoli stressanti interni ed esterni;
- Controllo delle emozioni;
- Equilibrio psiofisico;
- Attivazione di funzioni mentali quali attenzione e concentrazione.

Consente di mantenere un equilibrio nell’interazione delle funzioni fisiologiche.

Questo miglioramento non è fine a se stess, ma pone l’uomo in prima persona di fronte alla concretezza e al significato dei propri vissuti, alla propria realtà individuale, al proprio essere nelle relazioni interpersonali, portandolo ad una apertura che gli permette di ampliare il proprio orizzonte personale.
Un bagaglio prezioso per tutta la vita.

ESERCIZIO 1: RESPIRAZIONE CONTROLLATA

Chiudi gli occhi;
Fai un respiro profondo, contando mentalmente e lentamente fino a tre;
Spingi l'aria inspirata verso la pancia, e via via sempre più su fino a riempire completamente i polmoni;
Trattieni il respiro per circa tre secondi;
Non avere fretta, prenditi il tuo tempo;
Espira lentamente contando fino a cinque;
Non forzare eccessivamente il respiro, ma mantienilo fluido e regolare;
Ripeti l'operazione;
Concentra l'attenzione su quel punto della pancia che si alza e seguilo su fino al torace;
Utilizza il naso per inspirare, la bocca per espirare;
Mentre espiri cerca di liberare la mente da problemi e preoccupazioni;
Fai scorrere via i pensieri insieme all'aria che esce dal tuo corpo;
Mantieniti calmo e rilassato;
Concentrati sulla respirazione e prova a ripetere l'esercizio per dieci minuti;
Se ti concentri sulle fasi della respirazione non verrai assalito da pensieri spiacevoli.

RILASSAMENTO PROGRESSIVO DI JACOBSON

Storia.
Edmund Jacobson è il creatore del metodo di rilassamento meglio conosciuto come Rilassamento progressivo di Jacobson.
Ai principi del 20´secolo inventò un metodo per rilassarsi la cui finaità era provocare una tranquillità mentale e sopprimere progressivamente la tensione muscolare.
Secondo Jacobson imparando a tendere e a rilassare gruppi di muscoli, una persona può eliminare quasi completamente, le contrazioni muscolari e sperimentare un rilassamento profondo.

Nel 1938 termina i suoi studi sulle tecniche di rilassamento. Tuttavia la quantità di ore proposte da Jacombson per l’applicazione della tecnica erano tantissime (fino a 9 ore al giorno). Così Joseph Wolpe (uno psichiatra sudafricano-statunitense) adattò la tecnica ad una modalità di svolgimento della durata di 20 minuti, da ripetere 2 volte al giorno.
Il procedimento di Wolpe era simile a quello di Jacobson.

TECNICA.
Questa tecnica ci insegnerà a differenziare chiaramente cosa è tensione e cosa è rilassamento. Quindi ci insegnerà come noi stessi possiamo controllare la nostra tensione.
La persona tende sempre ad autoesplorare le sue sensazioni e a dare ad esse un sinificato. Quando si pone in relazione le sensazioni alla paura, allora si allarma e potrebbero apparire stati di ansia.
E paradossalmente la propria sensazione di rilassamento potrebbe infastidire la persona che ne fa esperienza per non riconoscerla come qualcosa a cui è abituata.

Non significa che dopo l’apprendimento di queste tecniche non si ritorni a provare stati di ansia nella loro vita (cosa impossibile anche in una persona “sana”), ma probabilmente ci si potrà abituare all’ansia e si potrà imparare a non temerla come qualcosa di orribile, come se fosse un sintomo precursore di un infarto, la perdita di conoscenza, pazzia o qualcosa di simile.
Con la pratica e il tempo gli stati d’ansia smetteranno di essere un problema e la sua apparizione sarà ogni volta meno intensa e frequente nel tempo.

Dovremmo praticare questo esercizio 2 volte al giorno prima di
affrontare una situazione stressante perchè ci potrà aiutare a mantenere un livello basso di ansia e a perdere paura in certe situazioni.

Il rilassamento per chi volesse provarlo lo trova su qualsiasi sito internet, basta cercare in google. Io qui mi limito solo a presentarlo.

Invece chi volesse sperimentarlo con me, posso condurlo sia in sessioni individuali che di gruppo.

Bibliografia: "Mental training nello sport" di Maria Paola Brugnoli

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