martedì 26 luglio 2011

CASO: ATTACCO DI PANICO IN ACQUA. Momenti drammatici per Giorgia Consiglio

Momenti di paura per l'atleta Giorgia Consiglio durante la gara di 10 km di nuoto di fondo nei mondiali di Shanghai 2011.

JINSHAN, 21 luglio - Seduta accanto al suo allenatore Emanuele Sacchi, Giorgia racconta la sua storia. «Ho ricevuto una botta durante la gara, mi è mancato il respiro, ho avuto paura di non riuscire più a respirare e mi sono irrigidita. Sono riuscita a tirare su un braccio per farmi vedere dalla barca. Per fortuna sono arrivati subito».




Giorgia Consiglio ( Genova, 22 febbraio 1990)

Cosa ha provato in quell’istante?
«Ho temuto di andar giù, ero rigida ma vedendo la barca che si avvicinava ho cercato di rimanere a galla».

Poi cosa è successo?
«Mi sono ritrovata sulla barca. Poi è arrivata una crisi di panico. Avevo paura. Avevo paura non so di cosa».

Quando è riuscita a rasserenarsi?
«Quando ho visto il mio allenatore, Emanuele».

Le era capitato prima un episodio del genere?
«Qualche anno fa, a scuola a causa di forti dolori generati dal ciclo. Mi irrigidivo e mi spaventavo».

E’ già rientrata in acqua?

«Ancora no, lo farò nel pomeriggio. Ma abbiamo deciso di non partecipare alla 25 km. (al suo posto, accanto a Martina Grimaldi,verrà schierata Alice Franco, ndr).

Cosa rimarrà di questo episodio?
«Un bruttissimo ricordo. E il dispiacere per aver perso la possibilità di qualificarmi alle Olimpiadi».


Attilio Crea
da: http://www.corrieredellosport.it/altri_sport/nuoto/2011/07/21-184718/Consiglio%3A+«Ho+avuto+paura+di+affogare»


In questo caso l'atleta Consiglio si trova dinnanzi ad un disturbo che se non affrontato potrebbe con molta probabilità ripresentarsi.
L'attaco di panico fa parte dei disturbi d'ansia (secondo il DSM, Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders) ed è caratterizzato da un profondo senso dia angoscia e di paura che si verifica in un momento ben preciso in cui i sintomi si sviluppano e si intensificano fino ad arrivare ad un picco nel giro di 10 minuti.
I sintomi che i soggetti raccontano dopo un attacco di panico sono i seguenti:

palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia
sudorazione
tremori fini o a grandi scosse
dispnea o sensazione di soffocamento
sensazione di asfissia
dolore o fastidio al petto
nausea o disturbi addominali
sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi)
paura di perdere il controllo o di impazzire
paura di morire
parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
brividi o vampate di calore

Purtroppo è un problema che riscontrano alcuni atleti, anche quelli di alto livello.
Solitamente i disturbi d'ansia nascono da problemi che possono essere sia relazionati all'attività sportiva sia relazionati alla vita privata dell'atleta.
Attraverso un cilco di sessioni con uno psicologo dello sport è possibile andare ad individuare le cause che hanno portato il soggetto a vivere tale disagio, ed affrontandolo insieme al terapeuta, l'atleta (con l'ulteriore ausilio del proprio allenatore) riuscirà a superare l'ostacolo.

In un caso simile a quello della Consiglio suggerirei sessioni di Mental training per imparare il rilassamento progressivo, aiutandosi attraverso tecniche di visualizzazione oltre al miglioramento del Self-Talk.

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