lunedì 27 febbraio 2012

"L'uomo è ciò che mangia". Feuerbach

Già nel 1800 Ludwig Feuerbach, filosofo di matrice hegeliana, si chiese se effettivamente ciò di cui ci nutriamo può o non può andare ad influire sul nostro corpo, psiche compresa.
Ritengo che l'ampia possibilità di scelta che oggigiorno abbiamo ci può da una parte aiutare, e dall'altra confondere nella scelta di alimenti sani che non vengano contraffatti da false diciture (per esempio "naturale" per indurre a pensare al biologico).
Ciò che mangiamo può aiutare a favorire la buona salute o viceversa a stimolare la secrezione di tossine che possono diventare cancerogene. Si pensi solo che alcuni studi riportano la correlazione tra lo zucchero e il disturbo di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini; zuccheri che si trovano nella maggior parte degli alimenti dedicati a loro.
Inoltre sono proprio gli zuccheri ad andare ad influire sulla l'abilità emotiva dell'uomo.
Perciò credo che un buon psicologo, durante la raccolta dei dati anamnestici, dovrebbe chiedere informazioni anche sulla dieta adottata dal paziente.

Riporto di seguito un articolo trovato su un banale portale di informazione, che pero ritengo essere molto semplice, chiaro ed efficace.
Buona lettura!


I 10 miti da sfatare sulle diete Diete equilibrate, diete da Star, diete folli e diete benefiche per la salute. Ma quanto c'è di vero e salutare nei più comuni regimi dietetici? In molte diete, come ad esempio la popolarissima dieta Dukan , sono stati rilevati degli aspetti negativi affatto sani.
Di seguito vi spieghiamo quali sono i 10 miti da sfatare sulle diete più comuni.
1. "Salutare" equivale a pochi grassi
Molte persone pensano, sbagliando, che gli alimenti sani siano solo quelli con pochi grassi (e viceversa). A volte, invece, molti cibi come yogurt o altri snack pubblicizzati come dietetici, contengono elevate quantità di sale, additivi e zuccheri.
È anche il caso di considerare che non tutti i grassi sono uguali e, addirittura, alcuni di essi sono sani. I grassi monoinsaturi, ad esempio, che si trovano nell'avocado, nell'olio d'oliva e nelle noci, possono aiutare a perdere peso, oltre che a preservare la salute del nostro cuore e ad abbassare il colesterolo cattivo. Quando si sceglie di mangiare o no un alimento, è sempre bene valutare non solo la quantità di grassi ma anche la tipologia.
2. Le patate contano come frutta e verdura
È opinione comune che le patate siano un ottimo sostituto di vari ortaggi. Le verdure non possono essere rimpiazzate dalle patate, nonostante quest'ultime siano una valida fonte di fibre, vitamine del gruppo B e potassio. In realtà, nel Regno Unito le patate vengono classificate come carboidrati piuttosto che vegetali.
3. Quello che conta è solo la frutta fresca…
La frutta è sicuramente un ottimo rimedio non solo per avere vitamine e altri nutrimenti ma anche per sentirsi sazi in modo sano. Ma, oltre la frutta fresca, un'ottima idea possono essere anche succhi di frutta, frutta secca o congelata, restando sempre in linea con le porzioni raccomandate. Non solo, è bene sapere, infatti, che anche i dolci ricchi di frutta (torta di mele, crumble o torte di frutta) fanno la loro parte nell'assunzione giornaliera consigliata.
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4. Naturale significa Sano
Proprio come "salutare"non significa privo di grassi, anche "naturale" o biologico non sempre equivale ad un alimento sano. Di solito il biologico viene scambiato per dietetico o più sano rispetto al cibo trattato. Ma questo non esclude che gli alimenti biologici vengano "migliorati" con grassi, sale o zucchero. Una delle regole d'oro è tenere sempre sotto controllo le etichette, per assicurasi che effettivamente gli alimenti biologici siano davvero al naturale come pubblicizzano.
5. Le diete vegetariane sono carenti di proteine
Uno dei miti più comuni sulle diete vegetariane è che non contengono abbastanza proteine. Tuttavia, gli studi hanno suggerito che mangiare troppe proteine potrebbe essere dannoso alla nostra salute. Il dottor Matthew Piper, dell'Institute of Healthy Ageing (University College London), ha suggerito che una dieta vegetariana ben organizzata può addirittura aiutarci a vivere più a lungo.
Un altro malinteso è pensare che la carne sia la migliore fonte di proteine. In realtà, la maggior parte degli alimenti (compresi verdura e cereali) contiene un certo livello di proteine​​; ce ne sono poi altri che, oltre ad essere un'ottima fonte proteica sono anche liberi dai grassi saturi presenti in molte carni.
6. Intolleranza alimentare equivale ad allergia
Troppo spesso le persone confondono le intolleranze alimentari con le allergie. La differenza, invece, è molto marcata non solo a livello salutare ma anche tra le stesse persone. Sebbene in molti sono convinti di essere allergici ad un qualche alimento, è più probabile che siano solamente intolleranti.
Non solo sono meno frequenti, ma gli effetti delle allergie alimentari sono molto più gravi di quelli delle intolleranze perché riguardano anche il sistema immunitario. Al contrario, le intolleranze coinvolgono principalmente l'apparato digerente e i suoi sintomi, anche se molto fastidiosi, non mettono mai in pericolo di vita chi ne soffre.
7. Lo zucchero grezzo è più sano di quello bianco
Una teoria comune sostiene che lo zucchero di canna sia più sano di quello bianco. Tuttavia, sebbene lo zucchero di canna contenga piccole tracce di minerali (dovuti alla presenza di melassa), non è una quantità così rilevante da rappresentare un reale beneficio per la nostra salute.
Lo zucchero è sempre zucchero, che sia trattato o meno, con le stesse calorie e rischi, tra cui malattie cardiache, carie e obesità.
8. I cereali sono il modo migliore per iniziare la giornata
Si pensa troppo spesso che i cereali, oltre ad essere un alimento dietetico, forniscano l'energia giusta per iniziare la giornata. Purtroppo non è così. Uno studio condotto dalla rivista britannica Which? ha rilevato come solamente uno dei 100 brand leader nel settore dei cereali rientra nei sani livelli di grassi, zuccheri e sale; mentre 22 tipologie di cereali destinati ai bambini, contengono per porzione più zuccheri di una ciambella con la marmellata.
9. L'acqua in bottiglia è migliore di quella del rubinetto
Siamo continuamente incitati a bere acqua per mantenere idratato il nostro organismo, ma non sempre la scelta giusta è l'acqua in bottiglia. Il Natural Resources Defense Council (NRDC), nel condurre una quadriennale revisione dell'industria dell'acqua in bottiglia, ha rilevato che il 25% delle acque in bottiglia è in realtà acqua del rubinetto. Non dimentichiamo, poi, che l'acqua in bottiglia può trattenere delle sostanze chimiche dannose per l'organismo (gli ftalati) rilasciate dalla plastica, che potrebbero portare ad uno squilibrio ormonale se consumate in quantità elevate.
10. Il desiderio di cibo è il modo in cui il vostro corpo vi parla
Quando veniamo colti da una voglia matta di qualcosa di dolce o salato, spesso lo interpretiamo come una mancanza di nutrimento, cui va posto rimedio mangiando. Tuttavia, anche se questa teoria può contribuire ad alleviare il nostro senso di colpa per aver ceduto a golose tentazioni, numerosi studi hanno dimostrato che il desiderio di cibo è solo psicologico.
Uno studio pubblicato sulla rivista Appetite ha suggerito che molte persone desiderano di più gli alimenti cui tentano di resistere come, ad esempio, il cosiddetto cibo spazzatura. In realtà le persone preferiscono il cibo di cui ricordano il sapore (è più facile ricordare il gusto dei dolci o di snack). È per questo che una dieta variegata e completa potrebbe aiutare a diminuire quelle irresistibili voglie di cibi ipercalorici.

lunedì 20 febbraio 2012

LO PSICOLOGO ON LINE

A conclusione del suo primo anno di lavoro, il gruppo OPL "Psicologia e nuove tecnologie" presenta in un documento riassuntivo alcuni strumenti utili allo psicologo interessato ad orientarsi nel panorama delle prestazioni psicologiche a distanza.
Scopri di cosa si tratta e utilizzalo anche tu.


L’Ordine degli Psicologi della Lombardia, a seguito del notevole aumento di richieste sulle prestazioni psicologiche online, ha dato vita al gruppo di lavoro “Psicologia e nuove tecnologie”.

Nel suo primo anno di vita il gruppo ha cercato di fornire orientamento e supporto agli psicologi: il documento qui presentato è un resoconto di quanto fatto, da considerarsi quindi come  “Kit pronto all’uso” per lo psicologo online.
I colleghi interessati ad approfondire l’argomento sono pregati di mettersi in contatto con il nostro gruppo di lavoro per condividere le loro riflessioni, le nuove
ricerche scientifiche sull’argomento, la loro esperienza sulle possibilità e criticità.


GRAZIE AL CONTRIBUTO DATO DALL'ORDINE SARA' POSSIBILE PRENOTARE UN'APPUNTAMENTO CON LA DOTT.SSA VLACOS ATTRAVERSO L'INDIRIZZO EMAL: e.vlacos@gmail.com o TELEFONANDO AL NUMERO 3407998509.
LA CONSULENZA PSICOLOGICA SARA' EROGATA ATTRAVERSO L'UTILIZZO DI SKYPE, UN PROGRAMMA PER COMUPER (windows o mac) SCARICANDOLO DIRETTAMENTE DAL SITO :
- clicca QUI se hai windows
- clicca QUI se hai un mac

IL CONTATTO IN SKYPE DELLA DOTT.SSA VLACOS: elena.vlacos

DI COSA CI OCCUPEREMO INSIEME GRAZIE ALLA E-THERAPY?

- MIGLIORARE LO STILE E LA QUALITA' DELLA VITA
- PREVENIRE E CURARE ABITUDINI CATTIVE (ALIMENTAZIONE, SOSTANZE, PSICOFARMACI, GIOCO   COMPULSIVO)
- TRATTARE SINTOMI DA ANSIA E STRESS
- IMPARARE TECNICHE DI RILASSAMENTO
- ANALIZZARE E SOSTENERE LE PROBLEMATICHE E LE DIFFICOLTA' CHE LA VITA CI PORTA (LA NASCITA DI UN FIGLIO, CAMBIAMENTI IMPORTANTI NEL LAVORO, DIVORZI/SEPARAZIONI, LUTTI)
- DISTURBI PSICOSOMATICI, OVVERO I SINTOMI FISICI CHE DIPENDONO DALLA NOSTRA MENTE
- DISTURBI PROVOCATI DA SHOCK VISSUTI DURANTE EVENTI TRAUMATICI (ES.INCIDENTI)

sabato 18 febbraio 2012

10 CONSIGLI BASE PER LA PREPARAZIONE PSICOLOGICA NEL TENNIS.


Alcuni semplici consigli per giocare in uno stato ottimale a tennis.

1 - Cerca di non pensare a cose che non hanno a che fare con il tennis: al punteggio, al passato (il mio avversario mi vince sempre / sempre batto questo rivale, quella palla era buona e me l’ha contata fuori, etc. ...), al futuro (5 -3 a favore / contro, ho vinto questo game / l’ho perso ...). Il punteggio può anche farti perdere la concentrazione. Il punto è che nessuna di queste cose ti aiutano a giocare a tennis, perché non indicano né la posizione in campo, né il gesto tecnico, né la strategia contro il rivale. Questi pensieri spesso si verificano nei momenti di pausa tra i punti e anche un game e l’altro.
2 - Durante il gioco, non devi pensare né analizzare niente, devi semplicemente giocare a tennis. L'analisi deve essere fatta durante le pause tra punti o tra i game potendo preferibilmente accompagnare quest’analisi da un certo comportamento rituale (ad esempio giocare con le corde della racchetta) per automatizzare questo comportamento. Durante il gioco, devi solo mettere in pratica l’intenzione, senza il tempo di analizzare.
3 - Focalizza la concentrazione sulla palla: in particolare al momento dell'impatto con la racchetta, visto che da questo colpo dipende la traiettoria della palla. Non importa quanto sei preparato sulla strategia se non concentri l'attenzione sulla palla.
4 - Incoraggiati per il successo ottenuto: cioè, quando realizzi un buon tiro, riconoscilo come tale, attraverso un rinforzo verbale (es. Grande!). Quando il risultato di un comportamento è rinforzato positivamente (definito rinforzo positivo come ricompensa), aumenta la probabilità di comportamenti di ripetizione.
5 - Impara dagli errori: se dopo un errore reagisci colpendo la racchetta a terra o ti maledici, tutto ciò che ottieni è decentrarti e superare il giusto livello di attivazione. Se, tuttavia, al fare un errore (ad esempio, palla in rete), analizzi il motivo e visualizzi (o gestualizzi) il colpo che avrebbe dovuto essere quello giusto per non sbagliare, a quel punto l'errore diventa una fonte di apprendimento che ti aiuterà a evitare questo errore in futuro, e quindi devi approfittare dell'errore.
6 – Fissa gli obiettivi: una strategia per raggiungere lo stato di Flow (stato di concentrazione focalizzato sugli elementi principali del gioco) è quello di fissare degli obiettivi, come per esempio tentare tre servizi uno di seguito all’altro, concentrandoti per raggiungere questo obiettivo.
7 - Self-talk positivo: parla a te stesso in modo positivo tra un punto e l’altro. E’ una buona strategia per autoregolarti, rafforzarti o pianificare. Un punto chiave è quello di evitare l'autocritica a tutti i costi. E ' essenziale anche usare parole o frasi di auto-rinforzo come chiave per avere una carica in più.
8 - Indurre il buon umore: se sei di buon umore potrai divertirti, il tuo dialogo interno sarà più positivo e non reagirai in maniera aggressiva  agli errori. Per questo si suggerisce di forzare un abbozzo di sorriso, visto che la configurazione muscolare di un sorriso è identificata dal cervello come positiva ed è responsabile di secernere nel sangue le sostanze proprie di quell'emozione
9 - Controlla lo stato di attivazione: tutti hanno un punto di attivazione ideale, anche se non è la stessa per tutti, ma di solito è costante per la stessa persona. Se sei troppo accelerato, ti puoi bloccare e giocare con paura; ciò richiede un self-talk calmo e in particolare una respirazione rilassata (inspirare lentamente, trattenere pochi secondi l'aria, ed espirare lentamente). Se sei “a corto” di attivazione, puoi provare pigrizia, mancanza di volontà di giocare, ecc. ... Quindi devi aumentare l'attivazione, effettuando un buon riscaldamento per aumentare la frequenza cardiaca e stringendo i denti come quando ti arrabbi: il cervello identificherà la situazione muscolare come rabbia e darà l'ordine di rilasciare tossine nel sangue(ad esempio l'adrenalina), avrai quindi l'energia per affrontare la situazione.
10 – Concediti del tempo fuori dal campo da dedicare a tecniche di rilassamento e di respirazione profonda per sviluppare uno stato di consapevolezza psico-fisica ideale.

E 'molto importante definire una partita a tennis una competizione, come se fosse una sfida, quindi: goditi il momento (il gioco) al di là del risultato.

UN'ESPERIENZA DI MENTAL TRAINING NELLO SPORT

Una cliente è stata così gentile da inviarmi un lavoro come testimonianza del lavoro fatto insieme per migliorare le sue prestazioni nel gioco del golf.

Cliccando qui potrete consultare il file.

giovedì 16 febbraio 2012