domenica 9 gennaio 2011

ENCEFALITE POST-VACCINICA

Qualche giorno fa al lavoro sono venuta a conoscenza di una paziente anziana ricoverata per tetraparesi dovuta a encefalite post-vaccinica.. nell'anamnesi non si indicava nient'altro.
Mi sono incuriosita dall'attributo "post-vaccinica" e mi sono messa un po' a curiosare..
Ebbene dalle prime ricerche, come potrete comprovare voi stessi utilizzando un qualsiasi motore di ricerca, l'encefalite post-vaccinica è una delle patologie post-vacciniche riconosciute dal Ministero della Sanità che ne garantisce l'indennizzo.
Approfondendo l'argomento, questa patologia nei paesi industrializzati, riguarda soprattutto quadri clinici che fanno seguito alle seguenti vaccinazioni: antipolio di Sabin, l’antimorbillosa, l’antipertosse, ecc.. Nei bambini l'incidenza di encefalite post-vaccinica risulta incrementata da patologie neurologiche sottese,come le encefalopatie ipossiche da sofferenza fetale o perinatale.
Inoltre viene specificato l'alto rischio che i bambini (ma anche anziani e adulti) corrono quando gli vengono loro somministrati vaccini con virus vivi attenuati di tipo neurotropo, che possono essere responsabili dell’insorgenza di una grave encefalopatia epilettogena, quale la sindrome di West secondaria In realtà, dal 1960 ad oggi i casi di Sindrome di West sono divenuti sempre più frequenti, non solo per la migliore conoscenza della malattia, ma anche per l’intervento di altri fattori patogenetici, quali la diffusione della vaccinazione antipolio.

Mi sono inbattuta in un forum di un sito "noimamme.it" dove una madre esprimeva le sue preoccupazioni verso la figlia per doverle somministrare il vaccino Morbillo-Parotite-Rosolia, in speranza che una pediatra coscienziosa le rispondesse..
La risposta della pediatra è stata quella favorevole alla vaccinazione del figlio, sebbene al momento della somministrazione bisognerebbe attuare alcune pratiche di sicurezza: restare nelle vicinanze del laboratorio che dispensa vaccini almeno 3/4 d'ora, perchè in presenza di reazioni secondarie al vaccino, il laboratorio sarebbe sicuramente attrazzato per far fronte alla situazione (pericolosa).
Inoltre consiglia di fare un vaccino alla volta, facendo passare anche un mese tra un vaccino e l'altro, perchè in questo modo sarebbe più facile individuare quale vaccino possa aver causato gli effetti secondari nel bambino.

Ma morbillo, parotite e rosolia non sono per caso quelle malattie che fanno parte delle malattie dei bambini? Almeno, questo era quello che si diceva quando io ero bambina, e quando le industrie farmaceutiche ancora non avevano commercializzato i loro prodotti. Mia nonna mi ha raccontato come suo padre le disinfettò una ferita fatta da bambina come rimedio anti-tetanica; eppure lei il tetano non l'ha mai avuto.

Un altro quesito che mi viene in mente è quello di sapere in che modo possiamo dare la possibilità al corpo di un bambino molto piccolo di crearsi gli anticorpi se gli si introducono agenti estranei nel suo corpo per proteggerlo da qualsiasi forma di infezione.. Basta pensare che in Spagna, se i neo-genitori, che sono in ospedale dopo il parto, non dicono nulla ai medici, il pediatra somministra al cucciolo di 2 giorni un bel vaccino di anti-epatite B (malattia che si contrae attraverso scambi di fluidi corporei come sangue,mucose genitali,placenta tra madre e feto). Tirate voi le conclusioni.

Di pareri c'è ne sono molti.. e anche discordanti.. chissà cosa ne pensate voi che state leggendo.. chissà se sono temi che vi toccano da vicino e quali idee e convinzioni vi state facendo.. spero comunque di aver suscitato un po' di curiosità almeno in coloro che ancora non sono molto informati-aggiornati.

Quello che veramente mi tocca è come hanno fatto i nostri nonni ad arrivare alla loro bella età e come noi oggi siamo invasi da un proliferarsi di malattie e patologie dure da sconfiggere e dall'insorgenza precoce (spesso).

Per informazioni: http://www.comilva.org/default.asp

da:
http://www.noimamme.it/20080305966/Scrivi-alla-Pediatra/Vaccino-Morbillo-Parotite-Rosolia.htm
http://www.vivereconlys.it/sind_west.htm
Da associazione italiana psichiatri: http://www.aipsimed.org/node/2556