mercoledì 29 dicembre 2010

COUNSELING O PSICOTERAPIA ?

Ultimamente mi stanno chiedendo in molti quali differenze esistono tra il counseling e la psicoterpia.

Il counseling (dal latino "consilium", che significa "opinione" e da "counsel", che in inglese significa "consiglio") è un'attività svolta da un professionista (che può essere chiunque pratichi un lavoro che implica una relazione col prossimo) che cerca di orientare e sostenere la persona in un momento in cui è bisognosa di aiuto.
Si tratta di un intervento non terapeutico centrato sulla promozione e sulla prevenzione della salute e del benessere dell'individuo.
In questo modo il counselor, ovvero colui che utilizza determinate tecniche di counseling, cerca di facilitare la persona nelle proprie capacità decisionali, potenziando le risorse necessarie per superare gli ostacoli ed arrivare all'obiettivo prefissato.
La carateristica del counselig è il "qui e ora" su cui si basa il suo intervento, che non essendo "terapeutico" ha la facoltà di aiutare l'individuo senza dover affrontare un'analisi del "sè", che magari durerebbe anni.
Ecco perciò che quando ci si trova in un contesto di counseling, quello che in terapia è definito paziente, di fronte al counselor diventa cliente ed i tempi per trovare le risposte e le soluzioni ad uno stato di malessere si accorciano.

Detto questo, si può dire che la psicoterapia invece è una terapia volta alla ristrutturazione della personalità dell'individuo che vive un momento di forte disagio. Quando si fa psicoterapia la relazione d'aiuto diventa una relazione terapeutica tra un conduttore (lo psicoterapeuta) e il paziente e molto frequentemente viene trattato un malessere dovuto ad una patologia che trova le sue origini nella mente della persona o da dei problemi neurologici (sarebbe interessante citare le differenze tra "nevrosi" e "psicosi" di cui parla S.Freud).
Inoltre durante la relazione terapeutica (che nel counseling è una semplice relazione d'aiuto in cui il cliente cerca e trova un confronto con un professionista adeguatamente formato), esitono diverse regole che la scandiscono e la "limitano" in un certo senso, come la definizione del "setting terapeutico" o la contrattazione dei tempi di terapia.
Inoltre (e molto importante da sapere) non esiste un solo tipo di psicoterapia, dato che nel corso dei secoli diversi psicologi e psicoterapeuti hanno dato origine a diverse scuole di pensiero e a diversi orientamenti tra cui si possono ricordare: la psicoanalisi, la psicoterapia cognitiva-conduttuale, la psicoterapia sistemica, psicoterapia della gestalt, la psicoterapia breve, etc. etc. .

Ovviamente si potrebbe scrivere interi libri sul counseling e sulla psicoterpia, libri che già esistono, perciò qui ho solo voluto mettere a confornto le caratteristiche più rilevanti del counseling e della psicoterapia.
Sta all'individuo decidere di cosa ha bisogno. E sta al professionista capire di cosa ha bisogno quell'individuo.

giovedì 11 novembre 2010

“La trasformazione dell’educazione è
la nostra migliore speranza per un futuro migliore.
La situazione mondiale richiede un cambiamento
dall’educazione patriarcale ad una educazione integrale
che ponga l’attenzione allo sviluppo umano attraverso
l’autoconoscenza e la capacità affettiva”.

Una nuova educazione per superare la mente patriarcale

Claudio Naranjo in Italia SABATO 11 DICEMBRE 2010 ORE 9-18 a Milano presso la Sala Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43 a Milano.

Il convegno prevede, oltre agli interventi di Claudio Naranjo e degli altri relatori - Enrico Cheli, docente di Sociologia della Comunicazione e delle Relazioni interpersonali presso l'Università di Siena, Duccio Demetrio e Paolo Mottana, docenti di Scienze dell’Educazione presso l’Università Milano Bicocca - una tavola rotonda con dibattito aperto al pubblico. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con interventi e momenti esperienziali con il pubblico, e in particolare con gli insegnanti.

Nato a Valparaiso (Cile) nel 1932, Claudio Naranjo ha studiato medicina, musica e filosofia. Psichiatra e psicoterapeuta, tra i massimi esponenti della terapia della Gestalt, è stato uno dei successori di Fritz Perls all’Esalen Institute in California, dove si è affermato come una figura di spicco della nuova psicologia. Oggi Naranjo è uno dei massimi esponenti della psicologia transpersonale e conduce in diverse paesi del mondo attività di ricerca e formazione, integrando tradizioni orientali e occidentali. Attualmente il suo impegno prioritario è dedicato al campo dell’educazione.

Claudio Naranjo e la sua visione:

La mente “patriarcale” domina ancora la civiltà occidentale e ne limita l’evoluzione, producendo falsi valori che frenano il
pieno sviluppo del potenziale umano. Claudio Naranjo, uno dei massimi rappresentanti della cultura dei nostri tempi e profondo conoscitore del “come” favorire la salute psichica e spirituale, propone un’originale visione e prassi educativa, capace di portare armonia tra pensiero, emozioni e comportamento. Favorendo una maggiore conoscenza di se stessi, è possibile dar vita a forme sociali più sane e integrate.

giovedì 25 febbraio 2010

Ansiolíticos y sedantes: medicamentos o venenos para los jóvenes?

Medicamentos para dormir, antidepresivos, anfetaminas para reducir la fatiga, son los caballeros del Apocalipsis que capturan los jóvenes europeos de 15-16 años.
Es lo que resulta de las conclusiones del informe ESPAD (European School Project on Alcohol y Otras Drogas).

La pregunta es: donde los niños adquieren los medicamentos psiquiátricos? Debido a que no hay en el mostrador y tampoco el farmacéutico puede legalmente venderlos sin receta. Es más, las benzodiazepinas, es decir, medicamentos para el insomnio y la ansiedad, no se venden si a pedirlos son los menores de 18 años.

Facilmente lo encontran en casa, a su alcance, porque los gastan mamá y papá.

Tavor, Valium, Xanax, Lexotan, En son los nombres más comunes. Pero, ¿cómo los padres no se dan cuenta de que sus hijos están robandos frascos de comprimidos o gotas?

Es probable que esta ligereza se debe al hecho de que se les considera, entre los psicofamracos, unos medicamentos bastante seguros relativamente blandos; eso puede ser que sí, pero en los adultos!!, y en cima, no siempre es verdad, en serio

Aportan de hecho siempre la reducción de reflejos, sedación y disminución de la atención y pueden crear dependencia!!
Además son traidores cuando se toman con alcohol, como es la costumbre de los chicos para colocarse. De hecho la asociación con el etanol aumenta la absorción creando problemas cardiovasculares.

Si las drogas también se están utilizando en exceso en los adultos, en los jóvenes el daño toxicológico agudo del sistema nervioso central es seguro y hay el riesgo que puedan ser adictivos, dice Enrico Malizia, Profesor de Farmacología de la Universidad de Roma.

Pero más allá de cualquier evaluación individual, en lugar hablar siempre de los problemas de la juventud que sin duda existen, también debe empezar a enseñar a los niños con palabras sencillas lo que significa medicamento: es una palabra del griego antiguo que contiene en su significado todo el concentrado de la farmacología moderna, el tratamiento y el veneno.

mercoledì 3 febbraio 2010

Winnicott dice que todos nosotros requeremos una coherencia para sobrevivir, pero no nos damos cuenta de que podría ser la rigidez de este auto "false" para hacer que perdure el malestar y la insatisfacción.
Las dudas sobre uno mismo son inevitables y ocurren gradualmente a través del proceso de maduración, en lugar de reprimirlas podriamos ententar de explorarlas, entrando en la duda en lugar de escapar de ella, aceptar la incertidumbre que de otro modo trataremos de resolver. Es la sed de certeza, esta percepción errónea de uno mismo que lo confunde la mente creando másangustia, tratando de salvar la ilusión de la seguridad, el "Yo" está ocupado entre los dos extremos de la plenitud y el vacío, esperando que uno o el otro le proporcionen la protección necesaria.
La experiencia del verdadero "yo" es posible en forma más directa, mediante el reconocimiento del" vacío "de uno mismo, es decir de su insustancialidad.
De importancia fundamental es la de ayudar a la persona a encontrar una manera de permanecer con sus ansiedades sin la prisa para sofocarlas. ... No permitir el escape de las emociones, sino crear un contenedor adaptado para recibirlas y experimentarlas.

La experiencia de la vacuidad de uno mismo no requiere la cancelación de las emociones, sino sólo aprender a experimentarlas de manera diferente.

La gente está tan acostumbrada y ansiosa por abandonar sus sentimientos negativos que no siempre experimenta la insustancialidad.

En lugar de escapar de las emociones dolorosas o de aferrarse a las buenas, aprendemos a contener cualquier reacción dejandoles espacio y no identificandose completamente con ellas.

Sólo quedandonos con las emociones destructivas que podemos verlas, vivirlas y aceptarlas realmente ... podemos permanecer en compañia de lo desagradable.

No debemos, por tanto, evitar lo que es desagradable sino aceptarlo ... aceptar lo que surge y entrar, como Winnicott dijo, "en un estado donde no hay respuesta de sí, uno mismo puede comenzar a existir".

Poco a poco, permaneciendo en la compañía de un dolor de los que generalmente eludimos se puede lograr un cambio que nos permite sentir lo desagradable no rechazado.

Hablamos de una actitud de mayor apertura de los conflictos internos, una mayor capacidad de acogida como un espacio psicológico y físico importante para dar cabida a diversas emociones, la percepción de estas experiencias quedan con la transitoriedad, la impermanencia.

de:http://www.psicolife.com/psicoterapia-buddista.html

martedì 19 gennaio 2010

“E' meglio agitarsi nel dubbio, che riposare nell'errore” (Alessandro Manzoni)
"Lo que tenemos es una ciencia de la enfermedad, lo que necesitamos es una ciencia de la salud" (René Dubos, uno de los microbiólogos que más aportaron al desarrollo de la ciencia (Saint-Brice-sous-Forêt, 1901 – 1982) )

venerdì 8 gennaio 2010

En costrucción


Gracias a todos los que llegan a visitar mi blog.
Con el tiempo lo enriqueceré con temas psicologicos interesantes que consulto normalmente.
Por cualquier consejos.. dudas.. consultas.. no dudes en dejarme tus palabras!